LA GRAN BRETAGNA CONCEDE IL BIS
Nulla di nuovo sotto il sole di Piazza di Siena. Come lo scorso anno ad aggiudicarsi la Furusiyya FEI Nations CupTM presented by Longines è stata infatti la Gran Bretagna che porta così a undici il numero di vittorie nell’albo d’oro della Coppa delle Nazioni romana. Non male come bottino per i sudditi di Sua Maestà, dietro alla Francia (19 vittorie) e all’Italia dei tempi d’oro salda in testa con 27 primi posti. Come nel 2015 il meraviglioso team britannico ha contato sulla classe e l’esperienza dei fratelli Michael e John Whitaker, il primo in sella a Cassionato e l’altro con Ornellaia, oltre alla concretezza di Ben Maher con lo stallone Tic Tac e alla freschezza dell’appena 20enne Jessica Mendoza in sella al suo Spirit T. La Gran Bretagna ha chiuso così con un totale di sole 4 penalità. Secondi ex aequo si sono piazzati gli USA e la Francia (12 penalità). A seguire la Germania (14 penalità), l’attesa ma deludente Olanda (20), il Canada (22) e, a chiudere, Svezia e Italia a pari merito con 24 penalità. Dopo una prima manche brillante gli azzurri erano in alto, secondi insieme a un gruppone con licenza di sognare, ma sono crollati nella seconda, mancando ancora una volta l’appuntamento con un piazzamento di rilievo davanti al pubblico di casa. Il quartetto italiano era composto da Emanuele Gaudiano su Caspar (0/8), Lorenzo De Luca con Ensor de Litrange LXII (4/4), Emilio Bicocchi su Ares (4/16) e Piergiorgio Bucci su Casallo Z (0/8). Quattro soltanto, su trentadue binomi al via, i doppi percorsi netti: John Whitaker con Ornellaia, l’americano McLain Ward con HH Azur, la francese Penelope Leprevost su Vagabod de la Pomme e la svedese Malin Baryard-Johnsson su H&M Cue Channa.