LORENZO DE LUCA: ATTESO PROTAGONISTA ALLA FINALE DELLA LONGINES FEI WORLD CUP™
E’ un momento di grande emozione per il salto ostacoli azzurro… La prossima settimana, dal 29 marzo al 2 aprile, Lorenzo De Luca con Ensor de Litrange e Limestone Gry è atteso tra i protagonisti per la finale della Longines Fei World Cup™ 2016-2017 (Omaha). L’Aviere azzurro affronta la trasferta oltre oceano dopo aver chiuso il Ranking Western European al secondo posto dietro Kevin Staut. I Media specializzati internazionali lo indicano come uno dei cavalieri più in forma del momento. Incrociamo le dita! FORZA LORENZO
TRADUZIONE TESTO DELL’INTERVISTA DI CATERINA VAGNOZZI PUBBLICATO SU “EQUESTRIAN ILLUSTRATED” (nov. 2016)
Per l’originale della pubblicazione clicca nella sezione REPORTER
DA UN PICCOLO CENTRO IPPICO ALLA PERIFERIA DI LECCE AI PALCOSCENICI TOP DEL JUMPING INTERNAZIONALE
Lorenzo De Luca, ventinove anni ,dal 2015 in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare con il grado di Aviere Scelto, è il cavaliere azzurro che nel 2016 maggiormente ha fatto parlare di sé nel panorama internazionale del salto ostacoli. Da poche settimane il coronamento di un sogno: l’ingresso nella Top 20 della Longines FEI Ranking List.
Nel luglio scorso, con il suo risultato nello storico CSIO di Dublino ha letteralmente catalizzato l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati: vittoria con il dream team azzurro nella Coppa delle Nazioni (con lui Piergiorgio Bucci, Emilio Bicocchi e Bruno Chimirri), in quattro categorie del concorso e, quel che maggiormente è servito per dare peso alla sua performance, nel Gran Premio Longines d’Irlanda.
Un bottino di vittorie da Guinnes dei primati … “ In effetti – commenta De Luca – la settimana di gare a Dublino mi è sembrata veramente magica. Tutto è filato per il meglio : cavalli in forma perfetta e, cosa da non sottovalutare, il morale ovviamente in crescita di giorno in giorno, con l’acquisita consapevolezza di poter essere veramente competitivo. Atmosfera ideale anche con il supporto dei miei colleghi e tecnici della squadra italiana”.
Non ci avrebbe sicuramente creduto il diciottenne Lorenzo se qualcuno gli avesse detto che sarebbero bastati solo dieci anni, seppure di duro lavoro, per realizzare il suo sogno di diventare “qualcuno” nel mondo del salto ostacoli mondiale. Certamente non era stata una decisione facile per lui “Ho iniziato a al mare, in vacanza . Nessuno in famiglia aveva a che fare con i cavalli. Mio padre ha un’attività di imprenditore edile e mia madre lavora in un supermercato. Papà era peraltro decisamente contrario ma in cambio di un piccolo lavoro è riuscito a comprarmi Saturno, il primo cavallo.
Dopo la scuola montavo i cavalli di un piccolo commerciante locale e facevo anche il groom. Il problema o la svolta, a meglio ripensarci, è arrivato quando ho finito il liceo. Non volevo continuare l’attività di papà perché non mi piaceva quel tipo di lavoro. Il mondo dei cavalli invece era per me attrazione fatale. Non c’era soluzione: sono andato via senza un euro in tasca. Avevo solo il mio motorino. Ho caricato il mio cavallo e sono andato a Sacrofano, alla periferia di Roma. Simone Coata è un amico e coetaneo e nella scuderia di suo padre mi hanno accolto bene. Ho potuto contare anche sul mio primo piccolo stipendio. I contatti con casa all’epoca passavano solo attraverso mia mamma. La mia strada di cavaliere è quindi proseguita ancora con scuderie di commercio. Sono stato quattro anni a Modena, da Borghi, e lì ho iniziato a frequentare la scuderia di Gianni Govoni”.
Tanto talento, il carattere giusto ma soprattutto idee chiare per questo cavaliere che ha costruito la sua carriera sportiva su grandi sacrifici che sono stati però premiati con l’arrivo nel gennaio del 2015 alla Stephex Stables di Stephan Conter, una delle più importanti scuderie del mondo per il commercio di cavalli di salto ostacoli di livello.
“Nel mondo internazionale sono entrato grazie a Rori Marzotto, un’appassionata proprietaria di Padova che mi ha proposto di montare i suoi cavalli giovani e di trasferirmi per un periodo con loro da Henk Nooren. Il tecnico olandese era all’epoca il trainer della squadra francese e nella sua scuderia nei pressi di Liegi due giorni a settimana si riuniva per gli allenamenti il gruppo dei top riders. E’ stato come essere entrato all’Università….”
Il definitivo trasferimento in Belgio è avvenuto nel 2012 quando Lorenzo, in gara ad Arezzo, ha rincontrato Neil Jones, che avevaconosciuto proprio quando era da Nooren e che gli ha chiesto di andare a lavorare con lui. La strada per l’estero era nuovamente aperta.
“Jones mi ha dato molta fiducia mettendomi a disposizione buoni cavalli- racconta De Luca. Ho iniziato contemporaneamente a montare soggetti di proprietà di importanti privati come Michael Collins o Luck Tilleman. Già dal 2013 sono andato in Florida per la stagione invernale e posso dire che è lì che ho veramente cominciato a farmi le ossa. Sono concorsi stupendi: tre mesi di gare dove ci sono tutti i più forti cavalieri del nord America e ogni gara è da tirare per emergere….”
Il rapporto con StephanConter è iniziato dopo i WEG di Normandia 2014 dove Lorenzo ha fatto parte della squadra azzurra. “Non ci ho pensato due volte e a gennaio del 2015 mi sono trasferito a Wolvertem, vicino a Bruxelles. L’impianto di Stephan è veramente bellissimo ed estremamente funzionale. Recentemente si è arricchito di una nuova ala di scuderie. Siamo cinque cavalieri impegnati nel lavoro dei suoi cavalli: Daniel Deusser che è il numero 1, per tutti un grande punto di riferimento, le due svedesi JonnaEkberg e Petronella Anderson e il francese Robinson Maupiler. Ognuno di noi ha in lavoro quindici cavalli e un’organizzazione dedicata:due groom e un cavaliere per muovere in piano cavalli. Siamo ovviamente impegnatissimi e credoche nell’arco dell’anno ci siamo forse due o tre fine settimana in cui non siamo impegnati in gara”.
Lorenzo De Luca oltre che essere un ottimo cavaliere è persona straordinariamente amabile e aperta. “Sono veramente soddisfatto del lavoro e della fiducia che StephanConter ripone in me. La più grande soddisfazione è vedere quale passione lui metta nel seguire la progressione dei cavalli ed i loro risultati. Mette lo sport davanti a tutto. Il fatto che io abbia contribuito ai buoni risultati ottenuti dall’Italia quest’anno nelle Coppe delle Nazioni hanno motivato molto anche lui. I cavalli stanno tutti crescendo e io con loro.”
La strada è ancora lunga ma la stagione dei concorsi indoor è iniziata bene per il giovane cavaliere pugliese che dopo le prime tre tappe della Longines FEI World Cup (Oslo, Helsinky e Lione) si è installato al quinto posto della classifica provvisoria. A Verona, in quella che per lui è la quarta partecipazione in un concorso che per tutti gli azzurri ha un valore particolare, De Luca è arrivato carico e motivato dall’ ottimo terzo posto realizzato a Lione, nel Gran Premio vinto dal suo compagno di scuderia Deusser. Un altro risultato che ha confermato un percorso di crescita davvero strepitoso. “Il 2016 è stato un anno straordinario e una bella spinta in ordine di crescita tecnica e di maturazione me l’ha data l’aver fatto parte della squadra azzurra in tanti CSIO e in particolare per la finale della FurusiyyaFei Nations Cup di Barcellona. Abbiamo finalmente un team Italia competitivo e il clima che si respira è davvero una grande carica”.